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Roma, 18 set. (askanews) - Le malattie cardio, cerebro e vascolari continuano a rappresentare la prima causa di morte nel nostro Paese. Questo il dato al centro dell'incontro "Verso la Giornata Mondiale del Cuore: prevenzione, diagnosi precoce e aderenza terapeutica", che si è tenuto alla Camera su iniziativa del parlamentare Francesco Maria Ciancitto, in collaborazione con Meridiano Cardio.Pasquale Perrone Filardi, presidente Società italiana di cardiologia: "Il cuore e il sistema cardiovascolare per troppo tempo è stato considerato un unicum sganciato dagli altri organi ed apparati del nostro corpo. Il cuore governa la salute del rene, del cervello, governa ed è in relazione con le malattie metaboliche in particolare il diabete. Occuparsi di salute cardivascolare significa pensare in maniera larga".Gli screening possono offrire l'opportunità di identificare prima le malattie, riducendo anche i notevoli costi sociali e previdenziali. "Bisogna far dialogare meglio i vari attori che sono coinvolti nel percorso di cura, sia gli specialisti che la medicina generale", spiega Fabrizio Oliva, presidente dell'Associazione nazionale dei medici cardiologi ospedalieri - Anmco. "Ed ora si aprono nuove possibilità con le case di comunità, e sono da percorrere. Ci sono problemi di aderenza terapeutica e quindi bisogna avere delle campagne educazionali che aumentino la partecipazione alle cure da parte del paziente, più attiva. Ci sono molte cose che si possono fare e la partita della cronicità, perché dopo un evento acuto la malattia diventa cronica, si va a giocare sul territorio".Secondo gli ultimi dati dell'Istituto superiore di sanità, il 98% della popolazione italiana di età compresa tra i 18 e i 69 anni presenta almeno un fattore cardiovascolare tra ipertensione, alti tassi di colesterolo, diabete, sedentarietà, fumo, scarso consumo di frutta e verdura. "Siamo in una nuova era della prevenzione cardio vascolare - afferma Perroni-Filardi dove ci rendiamo conto che prevenire la malattia renale migliora la salute cardio vascolare e viceversa, curare il diabete con i nuovi farmaci migliora la salute cardivascolare e viceversa, quindi è un ragionamento multidisciplinare che deve accompagnare sempre di più nel futuro la nostra attività professionale".

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00:17parlamentare Francesco Maria Ciancito in collaborazione con Meridiano Cardio.
00:21Il cuore e il sistema cardiovascolare per troppo tempo è stato considerato un unicum
00:27sganciato dagli altri organi apparati del nostro corpo.
00:31Il cuore governa la salute del rene, governa la salute del cervello, governa ovviamente
00:37anche ed è in relazione con le malattie metaboliche, in particolare il diabete, quindi occuparsi
00:44di salute cardiovascolare significa pensare in maniera larga.
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00:55anche i notevoli costi sociali e previdenziali.
00:58Bisogna riuscire a far dialogare meglio i vari attori che sono coinvolti nel percorso
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01:09come quelle delle case di comunità, quindi chiaramente sono da percorrere, ci sono dei
01:16problemi di aderenza terapeutica e quindi bisogna avere delle campagne anche educazionali
01:22che aumentino l'aderenza e un empowerment, una partecipazione da parte del paziente stesso
01:29alle cure, una partecipazione più attiva, sicuramente anche i professionisti possono
01:36avere una prescrizione migliore.
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01:45dopo un evento acuto o una malattia diventa cronica si va a giocare sul territorio.
01:49Secondo gli ultimi dati dell'Istituto Superiore di Sanità, il 98% della popolazione italiana,
01:55di età compresa tra i 18 e i 69 anni, presenta almeno un fattore cardiovascolare, tra ipertensione,
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