• 3 mesi fa
Trascrizione
00:00Nei primi sei mesi del 2024 Brescia ha perso circa 540 milioni di valore delle proprie
00:07esportazioni, una cifra elaborata dagli uffici studi di Confindustria e Confapi Brescia che
00:13anche se critica non arriva del tutto in attesa. Il calo dell'export manifatturiero bresciano
00:18infatti prosegue indisturbato d'ormai cinque trimestri consecutivi. Il dato però ha in
00:23controtendenza rispetto al livello regionale e nazionale che risolterebbe anche se di poco
00:28in crescita. Le ragioni per la quale la manifattura bresciana sta perdendo vendite sono da ricondurre
00:34a diversi fattori, primo fra tutti la frenata dell'economia tedesca, partner principale delle
00:39aziende nostrane e verso cui si è registrata la percentuale più alta di perdita. Oltre alle
00:44situazioni interne dei paesi importatori di prodotti bresciani da considerare anche la
00:49crisi del settore automotive che sta attraversando una complessa transizione verso l'elettrico e poi
00:54la guerra russa-ucraina che impegna territori da cui provengono i principali fornitori
00:59dell'industria metallurgica della provincia. Sulle possibili soluzioni si sono espressi il
01:03vicepresidente di Confindustria Brescia Mario Gnutti e Pierluigi Cordua, presidente di Confapi
01:09Brescia. Secondo entrambi per risollivare la situazione critica delle aziende bresciane
01:14sarebbe necessario espandere le vedute, indirizzandosi verso mercati esterni all'Europa
01:18come i leader commerciali Stati Uniti e Asia ma anche il più emergente mercato africano. Uno
01:24scenario in calo dunque per l'export manifatturiero bresciano che attende solo
01:28nuovi orizzonti commerciali più redidizi per risollevarsi.