• 4 mesi fa
Trascrizione
00:00Carlo Mornate, segretario generale del CONI, l'Italia sta vincendo il medagliere dei quarti
00:04posti ma sta diventando un'occasione per un salto di qualità culturale nel vedere questi
00:09risultati non più come un fallimento ma come il premio a sforzi che sono stati fatti?
00:15Speriamo di sì, devo dire che porre l'attenzione solo sulla medaglia è molto riduttivo, molto
00:21riduttivo nell'esperienza globale di un atleta che in più delle volte ha delle ambizioni
00:26che partono dal vasso, quindi quella di vestire la maglia azzurra, quella di far parte di
00:31una rappresentativa e poi quella legata al risultato, se invece ci fermiamo solo alla
00:35medaglia stiamo levando tanto dal cammino che hanno fatto.
00:38E' significativo che siano stati i giovani a porre questo tipo di segnalazione?
00:43Sì, è significativo, fa estremamente piacere, però chi vive nel mondo sportivo insomma
00:53questo concetto lo porta avanti da tanto tempo, soprattutto sono i super campioni,
00:58nell'immaginario collettivo sono dei super vincenti che lo portano avanti, andate a vedere
01:03quello che dicono o dicevano da Federer a povero Kobe Bryant o a Michael Jordan, insomma
01:16sono più le volte che uno perde di quelle che uno vince, quindi a me piace definirli
01:19da una vita che insomma i super campioni solitamente sono dei perdenti di successo.
01:23Avete una squadra parallela che non si vede, in vetrina vanno ovviamente gli atleti ma
01:29dietro c'è un lavoro del CONI anche in termini numerici e di quantità e di qualità dei
01:34professionisti che ci sono che è veramente importante?
01:37Sì, è molto importante ma perché è legato anche ai numeri di una spedizione, dietro
01:41a questa spedizione sono 404 atleti però tra il personale tecnico di supporto arriviamo
01:46a una spedizione di più di 1000 persone, vuol dire spostare dall'Italia un paese per
01:51pochi giorni e soprattutto un paese che si concentra su attimi, istanti, concentrato
01:56sulla propria prestazione quindi con un'esigenza e un'attenzione a quello che fanno che è
02:01molto alta anche perché i ragazzi quasi tutti si giocano 3-4 anni di sacrifici nel giro
02:09di pochi attimi che sono quelli della gara, quindi l'obiettivo del CONI è quello di dare
02:14il massimo supporto e obiettivamente per gestire 1100 persone servono dei professionisti qualificati
02:20che sappiano quello che fare se da un punto di vista logistico, se da un punto di vista
02:23scientifico, se da un punto di vista medico.

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