Ha murato tutto il murabile negli ultimi scambi di partita, trascinando l'Italia del volley femminile alla prima, storica finale olimpica. Sarah Fahr è stata la grande protagonista nella vittoria delle azzurre per 3-0 contro la Turchia, uno degli squadroni del torneo a cinque cerchi. Una gara in crescendo che può coronare una prima parte di carriera fatta già di grandi successi, ma anche di pesanti infortuni. Lei, teutonica di origine ma italianissima nel cuore, si è saputa rialzare, diventando in poco tempo un pilasto della nostra nazionale.
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Chi è Sarah Fahr, atleta azzurra del volley femminile
Sarah Fahr è nata il 12 settembre 2001 a Kulmbach, una piccola cittadina della Baviera. Nonostante le origini tedesche, Sarah è oggi una delle stelle più brillanti del volley italiano. Porta con sé un mix di determinazione e talento che la contraddistinguono sul campo.
I suoi genitori, entrambi tedeschi, decisero di trasferirsi in Italia quando Sarah era ancora piccola, dando così inizio a un percorso che avrebbe visto la giovane atleta crescere e formarsi nel Bel Paese. Suo padre, Florian Fahr, un appassionato velista, si innamorò dell'Italia durante uno dei suoi viaggi e decise di stabilirsi prima all'Isola d'Elba e poi a Piombino, dove avviò un'attività legata alla nautica.
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Dalla passione per la ginnastica al volley
Prima di diventare una delle centrali più promettenti della pallavolo mondiale, Sarah ha sperimentato altre discipline sportive. Da bambina, il suo primo amore sportivo è stato la ginnastica artistica. Tuttavia, con il passare degli anni, la sua statura – già notevole rispetto a quella delle coetanee – iniziò a rappresentare un ostacolo. Fu allora che, grazie al suggerimento di un'amica, Sarah decise di provare la pallavolo. Una scelta che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
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Già a 13 anni, Sarah ha lasciato la casa dei genitori per inseguire il suo sogno, giocando per diverse squadre italiane. Dopo le esperienze con i club di Novara, Roma e Firenze, nel 2020 Sarah è approdata alla Prosecco Doc Imoco Volley Conegliano, una delle squadre più prestigiose nel panorama pallavolistico. Qui, con il supporto di compagne esperte e talentuose, Sarah ha avuto l'opportunità di crescere ulteriormente, conquistando numerosi trofei nazionali e internazionali e affermandosi come una delle giocatrici più promettenti del nostro campionato.
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Il dolore e la rinascita
Il cammino di Sarah non è stato privo di ostacoli. Uno dei momenti più difficili della sua carriera è stato senza dubbio l'infortunio subito durante i Campionati Europei del 2021. Nel corso di una partita contro la Croazia, Sarah si è rotta il legamento crociato anteriore del ginocchio destro, un infortunio grave che l'ha costretta a fermarsi per un lungo periodo. Dopo l'operazione e sei mesi di riabilitazione, la giovane atleta è tornata in campo. Ma un mese dopo il suo ritorno, Sarah ha subito lo stesso infortunio.
[idgallery id="2375891" title="Cento anni di donne alle Olimpiadi"]
In quel momento, il pensiero di abbandonare la carriera sportiva è diventato quasi una realtà. Ma il destino aveva in serbo per lei un incontro speciale. Su un treno, Sarah ha conosciuto un libraio veneziano che, nato semiparalizzato, era riuscito a camminare solo dopo 18 anni di intensa fisioterapia. Le sue parole di incoraggiamento e la sua storia di resilienza sono diventate per la pallavolista una fonte di ispirazione, dando nuovo impulso alla sua volontà di riprendersi e tornare più forte di prima.
[idarticle id="2377212" title="Olimpiadi e arrivare primi. Quando la paura degli atleti (e non solo) è quella di vincere"]
Un supporto fondamentale
Accanto a Sarah, in ogni passo di questo difficile percorso, c'è stato Nicolò Gatti, il suo fidanzato. Anche lui sportivo, Nicolò gioca a basket per la Rucker San Vendemiano e condivide con la compagna una profonda passione per lo sport. Sarah lo descrive come il suo «coach fuori dal campo», una presenza costante e rassicurante che l'ha aiutata a superare i momenti più bui con pazienza e determinazione. È grazie al supporto di Nicol...
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Chi è Sarah Fahr, atleta azzurra del volley femminile
Sarah Fahr è nata il 12 settembre 2001 a Kulmbach, una piccola cittadina della Baviera. Nonostante le origini tedesche, Sarah è oggi una delle stelle più brillanti del volley italiano. Porta con sé un mix di determinazione e talento che la contraddistinguono sul campo.
I suoi genitori, entrambi tedeschi, decisero di trasferirsi in Italia quando Sarah era ancora piccola, dando così inizio a un percorso che avrebbe visto la giovane atleta crescere e formarsi nel Bel Paese. Suo padre, Florian Fahr, un appassionato velista, si innamorò dell'Italia durante uno dei suoi viaggi e decise di stabilirsi prima all'Isola d'Elba e poi a Piombino, dove avviò un'attività legata alla nautica.
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Dalla passione per la ginnastica al volley
Prima di diventare una delle centrali più promettenti della pallavolo mondiale, Sarah ha sperimentato altre discipline sportive. Da bambina, il suo primo amore sportivo è stato la ginnastica artistica. Tuttavia, con il passare degli anni, la sua statura – già notevole rispetto a quella delle coetanee – iniziò a rappresentare un ostacolo. Fu allora che, grazie al suggerimento di un'amica, Sarah decise di provare la pallavolo. Una scelta che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
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