«Passeggiate Romane è un format inedito di mostra, un set cinematografico adibito all’allestimento di una mostra. Per questo abbiamo pensato di invitare quello che ritengo essere il più bravo, Dante Ferretti». Con queste parole il direttore artistico Francesco Stocchi presenta la mostra «Passeggiate Romane», da domani aperta al pubblico al Maxxi di Roma. «La mostra mette insieme arte classica, barocca e contemporanea, passando da antichi mosaici romani a un nuovo elemento che, in tutto il suo realismo, contraddistingue il paesaggio capitolino dei nostri giorni: l’immondizia per strada. Il messaggio non è quello di offrire un’immagine idealizzata della città e del nostro tempo – spiega Stocchi – è una panoramica di quello che vediamo, senza offrire un’immagine manichea, del bene e del male o del bello e del brutto». «Il Maxxi è parte costitutiva di un grande racconto, ‘Passeggiate romane’, sulla Roma antica, medievale, barocca e contemporanea» sottolinea invece il presidente della fondazione Maxxi, Alessandro Giuli, che rimarca poi il ruolo del museo stesso: »Il Maxxi mette la propria architettura, la Galleria 1 che con la sua sinuosità rappresenta l’allegoria del Tevere, il fiume di Roma rappresenta la sua anima ed è all’origine del suo nome».
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NovitàTrascrizione
00:00Passeggiate romane è un format inedito di mostra, un set cinematografico adibito all'estimato di mostra, per questo abbiamo pensato di invitare quello che io ritengo il più bravo, Dante Ferretti che ha proposto in questa lettura dinamica degli spazi di Zadid l'idea di passeggiata,
00:23passeggiata come allegoria di un passaggio da un'epoca all'altra e quale città se non Roma può incarnare questa stratificazione di cultura alta, cultura bassa, cultura antica e cultura contemporanea.
00:40Il messaggio non è quello di offrire un'immagine idealizzata della città e quindi anche del nostro tempo, è una panoramica di quello che vediamo senza offrire un'immagine manichea, il bene, il male, il bello e il brutto,
01:00è uno spaccato di ciò che vediamo che comunque coabita e quindi può essere anche una provocazione ovviamente di portare all'interno del museo quello che è fuori.
01:12Il Maxi è parte costitutiva di un grande racconto, passeggiate romane, su una Roma antica, medievale, barocca e contemporanea e che cosa mette il Maxi oltre al rapporto con i musei che hanno sorretto questa grande iniziativa?
01:27Mette la propria architettura, la Galleria 1 che con la sua sinosità rappresenta l'allegoria del Tevere, il fiume che di Roma rappresenta l'anima e è all'origine del suo nome perché Rumon, il nome del Tevere, è l'origine da cui viene Roma.
01:43Questa mostra è il messaggio di una capacità di relazione con le più importanti istituzioni romane e al possesso internazionale, il rapporto con i musei capitolini, il rapporto con la Galleria Borghese, il rapporto con la Galleria Nazionale d'Arte Moderna,
02:01fanno del Maxi l'epicentro di una rete che da Roma parla a tutto il mondo la lingua delle arti contemporanee perché tutte le arti dalle origini a oggi sono per definizione contemporanee.