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Roma, 9 lug. - Il Presidente di Acadi Avv. Geronimo Cardia propone di trovare un equilibrio tra interessi istituzionali apparentemente configgenti come la tutela della salute, del gettito fiscale, dell'ordine pubblico, dell'occupazione e dell'operatività dell'impresa. Si sottolinea l'importanza di bilanciare regole e tassazione tra prodotti di gioco online e fisici e tra reti distributive specializzate e generaliste.La riforma fiscale dovrebbe considerare l'impatto sui payout dei giochi, i tempi di intrattenimento degli stessi e il gettito fiscale ricavato, evitando aumenti ingiustificati di tassazione, ma piuttosto equilibrando le diverse tassazioni sulle diverse tipologie di giochi oggi molto distanti tra loro. Si evidenzia la necessità di superare restrizioni come i distanziometri e le limitazioni orarie che, dopo 15 anni, si sono dimostrate inefficaci nel ridurre la spesa dei giocatori e la dipendenza.Per contrastare la dipendenza da gioco, si propone un sistema integrato a livello territoriale tra istituzioni pubbliche e private, attraverso supporto psicologico, economico e legale, monitoraggio continuo delle iniziative e un'azione sanitaria coordinata. Esempi specifici includono le politiche attive di contrasto al gioco patologico nel sistema regionale della Campania, come la collaborazione tra enti locali, ASL, scuole, associazioni di consumatori e servizi di supporto, oltre all'uso di un registro di autoesclusione e alla programmazione di prevenzione e cura, con servizi come il supporto psicologico e legale contro l'usura.Se le restrizioni previste rimarranno, si consiglia di mitigare gli effetti negativi proteggendo le realtà preesistenti, stabilendo un presidio capillare, chiarendo l'importanza della tutela dei punti di gioco legale e riducendo le distanze di interdizione. I distanziometri dovrebbe considerare solo luoghi realmente sensibili, come scuole e centri di contrasto alle dipendenze, e usare percorsi pedonali brevi per misurare le distanze, in modo che non si generi più sui territori l'effetto espulsivo del gioco lecito.In sostanza, è cruciale che vi sia la volontà politica di completare il riordino del settore secondo le linee guida della Delega Fiscale, con un approccio equilibrato tra gioco online, fisico, restrizioni e tassazione. L'attuale situazione, altrimenti, non potrà che danneggiare anzitutto il bilancio dello Stato e i lavoratori del settore senza risolvere peraltro alcuna problematica esistente.

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Trascrizione
00:00Si è svolta a Roma, presso la Sala Angiolillo di Palazzo Vedechin, la prima edizione degli Stati Generali dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
00:08L'evento si è articolato nell'arco di due giorni.
00:11In occasione del tavolo dal titolo «Proposte operative e soluzioni normative per il riordino della raccolta del gioco alla luce delle esigenze di bilancio»,
00:20dedicato alla riforma dei giochi pubblici, è intervenuto il Presidente dell'Associazione concessionaria di giochi pubblici, a Cadi, Geronimo Cardia.
00:29Il panel ha visto anche la partecipazione di Giuseppe Melis, professore ordinario dell'Università Lewis Guido Carli,
00:37Riccardo Pedrizzi, Presidente nazionale del Comitato Scientifico UCID,
00:42Gennaro Schettino, Presidente dell'Associazione Gioco e Intrattenimento in concessione AGIC e Antonello Torturiello.
00:50Non lasciare andare questo comparto del gioco significa essenzialmente non perdere i controlli del territorio,
01:00non perdere il getto iterariale da immersione che è stato generato nel tempo,
01:07così come significa tutelare le imprese che fino ad oggi nell'ambito del sistema concessorio hanno lavorato in questo senso con tutti i lavoratori.
01:19Ricordiamoci che stiamo parlando di circa 150 mila occupati.

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