Milano ha vissuto una serata magica e trasognante, con la diva del pop mondiale Lana Del Rey che è salita sul palco degli I-Days all'Ippodromo Snai La Maura. La star, che incarna perfettamente l'immaginario hollywoodiano fatto di sogni, magia e un tocco di decadenza, ha incantato 67mila fan adoranti, molti dei quali giovani ragazze vestite come lei, con coroncine di fiori e abiti bianchi leggeri. Prima di lei si erano esibiti Clara, reduce dall'esperienza sanremese, e il compositore e produttore discografico Dardust.
[idgallery id="600519" title="Lana del Rey: dischi, look, amici"]
Accompagnata dalla sua band e da tre coriste, Lana ha regalato al pubblico una scaletta che spaziava dai suoi successi più amati quali Without You e West Coast, ma anche Born to Die e Summertime Sadness, a brani recenti come Chemtrails Over the Country Club e Did You Know That There's a Tunnel Under Ocean Blvd. La sua voce, a tratti sottile e a tratti potente, ha mantenuto sempre un'incredibile espressività, intrisa di malinconia. Particolarmente suggestiva è stata l'esecuzione di Hope is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It, cantata dal suo ologramma in un momento di pura magia tecnologica che sembra promettere eterna giovinezza e bellezza alla star.
[idarticle id="2247769,1516727,600517" title="Lana Del Rey torna in concerto in Italia,Lana Del Rey si sfoga sui social: «Basta dire che nei testi delle mie canzoni rendo glamour gli abusi»,La star del mese: lo stile da diva (californiana) di Lana del Rey"]
Il concerto si è concluso in un'atmosfera cinematografica con Young and Beautiful, riportando il pubblico nel mondo del Grande Gatsby di Baz Luhrmann, per cui Lana ha scritto la colonna sonora. Le ballerine hanno brindato con spumante, Lana ha ringraziato il pubblico con un ultimo sorriso e poi è scomparsa, eterea e incantevole come era arrivata. Un'ora e venti di concerto sono volate via, magari troppo in fretta per chi ha speso una bella cifra per accaparrarsi un biglietto. Ma andarsene senza essere rimasti incantati dalla sua voce e dal suo charme è stato praticamente impossibile.
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Accompagnata dalla sua band e da tre coriste, Lana ha regalato al pubblico una scaletta che spaziava dai suoi successi più amati quali Without You e West Coast, ma anche Born to Die e Summertime Sadness, a brani recenti come Chemtrails Over the Country Club e Did You Know That There's a Tunnel Under Ocean Blvd. La sua voce, a tratti sottile e a tratti potente, ha mantenuto sempre un'incredibile espressività, intrisa di malinconia. Particolarmente suggestiva è stata l'esecuzione di Hope is a Dangerous Thing for a Woman like Me to Have - but I Have It, cantata dal suo ologramma in un momento di pura magia tecnologica che sembra promettere eterna giovinezza e bellezza alla star.
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