(LaPresse) File di candele sono state poste sulle finestre del consolato americano a Hong Kong per celebrare il 35° anniversario della repressione cinese di Piazza Tiananmen durante le proteste pro-democrazia il 4 giugno 1989. Pechino ha rafforzato la sicurezza, istituendo posti di blocco e schierando veicoli della polizia su una strada principale che porta alla piazza della capitale cinese. Le autorità hanno da tempo cancellato ogni ricordo della repressione, quando il governo cinese ordinò all’esercito di porre fine alle proteste durate mesi e di sostenere il governo comunista. Si stima che circa 180.000 soldati e poliziotti armati siano arrivati con carri armati e veicoli blindati e abbiano sparato sulla folla mentre si dirigeva verso Piazza Tiananmen. Il bilancio delle vittime rimane ancora oggi sconosciuto. Si ritiene che centinaia, se non migliaia, siano stati uccisi in un'operazione iniziata la notte prima e terminata la mattina del 4 giugno. La repressione divenne un punto di svolta nella storia moderna della Cina, ponendo fine a una crisi a favore degli estremisti del Partito Comunista che sostenevano il controllo invece delle riforme politiche. In tutta la Cina, l’evento rimane un argomento tabù, pesantemente censurato, e ogni menzione o riferimento sui social media viene cancellato.
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