Hanno perso tutto e devono ripartire, ma non hanno i soldi per farlo perché dallo Stato non è arrivato neppure un euro. Eppure sono passasti quasi sette mesi da quei primi giorni di novembre dell’anno scorso, quando Campi Bisenzio fu sommersa dall’alluvione. Acqua e fango dentro le case, dentro le aziende, sulle strade. Cinque vittime soltanto a Campi, case distrutte, vite da ricominciare. La Regione ha stanziato 3mila euro a famiglia, ma non a tutti sono arrivati. Il grosso dovrebbe arrivare dal Governo, che ha stanziato 66 milioni, ma ancora niente è arrivato ai campigiani. Secondo il governatore della Toscana Eugenio Giani, non sarebbero arrivati a causa di un errore contenuto nel decreto legge e nella legge di conversione del Parlamento approvata la settimana scorsa: «È accaduto che la legge è stata scritta male e quei milioni sono indicati come impegno di spesa ma non come trasmissione ai diretti cittadini».
Giani conta adesso in un'anticipazione di risorse da parte del ministero dell'Economia, in attesa che il Parlamento corregga l'errore formale. Manca ancora, inoltre, la nomina del commissario alla ricostruzione (Giani al momento è commissario all'emergenza). Nel frattempo, le famiglie e le persone aspettano. C’è chi dorme ancora a casa di parenti o genitori, come Serena Gabbrielli. Ha perso il suo ufficio e quasi tutta la sua casa, si commuove quando dice di non avere neppure i soldi per la bolletta dell’acqua da mille euro, bolletta arrivata in seguito all’acqua consumata per ripulire la casa dal fango. E poi c’è Martino Baracchi, che ha perso il suo laboratorio di lumi e ha chiuso l’attività. “Mio figlio vorrebbe ripartire, ma non sono arrivati i fondi del Governo e quindi non abbiamo soldi da investire”. E ancora Grazia Danti: “La nostra casa è stata distrutta per buona parte, abbiamo già speso oltre 15mila euro per ricomprare gli elettrodomestici ma li abbiamo anticipati di tasca nostra e oggi non abbiamo più soldi, neanche per andare in vacanza”. E poi Luca Ballerini, il portavoce dei comitati degli alluvionati di Campi Bisenzio e di Bagnolo (Montemurlo): “Il rimpallo delle colpe tra Regione e Governo ricade su di noi alluvionati che ancora non abbiamo ricevuto un euro”. Nei giorni scorsi, tutti loro hanno partecipato al corteo di protesta nei confronti delle istituzioni, per chiedere risposte urgenti. Al corteo ha partecipato anche il sindaco di Campi Andrea Tagliaferri: “Sulla ricostruzione siamo a zero, eppure siamo a ridosso dell’estate e gli interventi sui fiumi si possono fare solo in questo periodo”.
Giani conta adesso in un'anticipazione di risorse da parte del ministero dell'Economia, in attesa che il Parlamento corregga l'errore formale. Manca ancora, inoltre, la nomina del commissario alla ricostruzione (Giani al momento è commissario all'emergenza). Nel frattempo, le famiglie e le persone aspettano. C’è chi dorme ancora a casa di parenti o genitori, come Serena Gabbrielli. Ha perso il suo ufficio e quasi tutta la sua casa, si commuove quando dice di non avere neppure i soldi per la bolletta dell’acqua da mille euro, bolletta arrivata in seguito all’acqua consumata per ripulire la casa dal fango. E poi c’è Martino Baracchi, che ha perso il suo laboratorio di lumi e ha chiuso l’attività. “Mio figlio vorrebbe ripartire, ma non sono arrivati i fondi del Governo e quindi non abbiamo soldi da investire”. E ancora Grazia Danti: “La nostra casa è stata distrutta per buona parte, abbiamo già speso oltre 15mila euro per ricomprare gli elettrodomestici ma li abbiamo anticipati di tasca nostra e oggi non abbiamo più soldi, neanche per andare in vacanza”. E poi Luca Ballerini, il portavoce dei comitati degli alluvionati di Campi Bisenzio e di Bagnolo (Montemurlo): “Il rimpallo delle colpe tra Regione e Governo ricade su di noi alluvionati che ancora non abbiamo ricevuto un euro”. Nei giorni scorsi, tutti loro hanno partecipato al corteo di protesta nei confronti delle istituzioni, per chiedere risposte urgenti. Al corteo ha partecipato anche il sindaco di Campi Andrea Tagliaferri: “Sulla ricostruzione siamo a zero, eppure siamo a ridosso dell’estate e gli interventi sui fiumi si possono fare solo in questo periodo”.
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