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Roma, 25 mar. (askanews) - Un viaggio emozionale, che vuole restituire la potenza, la fatica e la magia della danza attraverso la storia di una delle sue più importanti esponenti. Il racconto del presente, il ricordo del passato e il sogno. Sono queste le tre essenze che compongono la biografia di Eleonora Abbagnato, Etòile dell'Opéra di Parigi, ritratte in un documentario dal titolo "Eleonora Abbagnato - Una stella che danza", in onda in prima serata su Rai3 venerdì 29 marzo e su Raiplay."Ho deciso di raccontare soprattutto la prima parte della mia vita, quella che è stata forse più difficile. Il sacrificio, la passione, la determinazione che avevo già da così piccola. Quindi i racconti sono tanti, ma la partenza è stata molto difficile. Quello che volevo raccontare è la determinazione per i piccoli, perché così piccola avevo già la danza dentro di me e con grande sacrificio ci sono riuscita quindi anche vedendo le mie allieve che seguo oggi capisco che se hanno un obiettivo devono lavorare tanto per arrivare".Il docufilm, per la regia di Irish Braschi, dedicato alla grande Etòile dell'Opéra de Paris e Direttrice del corpo di ballo e della scuola di danza del Teatro dell'Opera di Roma, presenta momenti di successo e momenti duri, in un gioco tra passato e presente, e dove i movimenti coreografici di Eleonora vengono eseguiti anche dalla figlia Julia, che interpreta la madre da ragazzina."La nomina dei Etoile era aspettatissima, quindi è stato un momento molto di medaglia, di percorso vissuto, di sacrificio. I momenti brutti erano tanti, però io li ho sempre dimenticati".Ora per Eleonora Abbagnato è già iniziata una seconda avventura... "Ho già intrapreso il secondo sogno che è quello di costruire il futuro dei ragazzi che hanno ancora questa passione per la danza, quindi a me piace proprio portare quello che mi hanno dato i più grandi artisti".

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