Roma (askanews) - E' appena arrivata su Netflix mentre sui social ha già scatenato bagarre. "Supersex", la serie liberamente ispirata alla vita di Rocco Siffredi e interpretata da Alessandro Borghi, è più un racconto tragico in sette episodi che una agiografia del celebre pornodivo. "Noi andiamo molto a fondo, la scrittura va molto a fondo, quindi avevamo la materia giusta da poter elaborare per presentare un progetto che avesse molto a che fare con l'educazione sentimentale ed emozionale del personaggio", ha spiegato l'attore.Diretta da Matteo Rovere, Francesco Carrozzini, Francesca Mazzoleni, la serie racconta la vita di Rocco Tano, ragazzo abruzzese con famiglia segnata da vicende tragiche, educazione oppressiva, che vive nel mito del fratello "scapestrato", interpretato da Adriano Giannini, e innamorato da sempre della sua fidanzata, interpretata da Jasmine Trinca. Quando Rocco raggiunge il fratello a Parigi capisce che la sua vita può cambiare per sempre grazie al porno e tra successi, eccessi e eventi drammatici costruisce il proprio futuro e il proprio mito: "E' passato attraverso un sacco di cose inaspettate, sia praticamente che emotivamente, rispetto al rapporto con il fratello, alla madre, alla famiglia, alla perdita, all'elaborazione del sesso, all'elaborazione dell'amore, degli affetti. Vogliamo far vedere come tutte quelle cose che succedono da bambino e che non sei in grado di processare vadano a formare l'uomo che sarai da grande, rispetto alle scelte che poi fai. Rocco ancora questo ti dice: io rifarei tutto quello che ho fatto perché io sono nato per questo".
Category
🗞
Novità