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Al Centro Studi Eoliano di Lipari è stato presentato il volume «Al di sopra della legge, come la mafia comanda dal carcere» del giudice Sebastiano Ardita. La presentazione è stata organizzata dall'associazione «Città Invisibili». Con l'autore hanno discusso Alessio Pracania e l'avvocato Antonella Longo.
Sebastiano Ardita, nato di Catania, è entrato in magistratura all’età di 25 anni, ha iniziato come sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale etneo, divenendo poi componente della direzione distrettuale antimafia. Si è occupato di criminalità organizzata di tipo mafioso, di inchieste per reati contro la pubblica amministrazione e di infiltrazioni mafiose nei pubblici appalti e forniture. Come consulente della Commissione parlamentare antimafia della XIII Legislatura ha redatto il documento relativo all’indagine sulla mafia a Catania. È stato direttore generale dell’ufficio detenuti, responsabile dell’attuazione del regime 41bis. È procuratore della Repubblica aggiunto presso il Tribunale di Messina.
Nell'intervista con il magistrato Ardita e si parla della mafia che comanda anche dal carcere, di Messina Denaro, dei conflitti tra toghe e politica e delle Eolie in svendita con anche mezzo cratere finito all’asta ed i rischi di infiltrazioni mafiose. Foto video notiziarioeolie.it

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