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(Adnkronos) - All'olio extravergine d'oliva e alle sue straordinarie proprietà nutrizionali è dedicata la puntata odierna de Il Gusto della Salute, la rubrica di approfondimento scientifico su alimentazione e benessere coordinata dall'immunologo Mauro Minelli, referente per il Sud Italia della Fondazione per Medicina Personalizzata, in collaborazione con Adnkronos. "Con strumentazioni tecnologicamente sempre più avanzate abbiamo la possibilità di valorizzare il processo di estrazione dell'olio - commenta Antonio Pascali, titolare dell'azienda San Basilio di Vernole (Le) - riducendo l'ossidazione della pasta di olive".  "E’ dai frutti dell'olivo, botanicamente chiamati drupe, che attraverso processi meccanici viene estratto l'olio extravergine d'oliva - ricorda l'agronoma Eleonora Tauro - Grande importanza, pertanto, va riservata alla raccolta delle olive che generalmente avviene tra ottobre e dicembre, anche se in alcuni casi può essere protratta fino a febbraio o marzo." "L'olio d'oliva è la produzione distintiva del bacino del Mediterraneo - sottolinea Marco Renna, giornalista esperto di cultura popolare - Divenne un prodotto ricercatissimo e largamente utilizzato nell'impero romano e di assoluto pregio nel Medioevo, quando la sua produzione serviva per stabilire il potere economico di casate nobiliari e ricchi proprietari terrieri. Come ha raccontato nel suo premiato docufilm dal titolo 'De Civitate Olivi' il regista greco Thanasis Rentzis, l'ulivo è la matrice della cultura mediterranea e l'olio d'oliva rappresenta il suo stesso nutrimento" L'analisi nutrizionale è affidata alla biologa Dominga Maio che suggerisce il consumo dell'olio extravergine d'oliva crudo per cogliere a pieno i suoi potenziali benefici. "L'olio è privo di carboidrati e proteine ma è costituito da grassi soprattutto insaturi, contiene vitamina A e vitamine del gruppo E ed è ottimo per condire qualsiasi pietanza come insalate e zuppe ma anche per conservare pesce, verdure, ortaggi. Una volta acquistato, l’olio d'oliva andrebbe conservato in apposite lattine di acciaio inox o in contenitori di vetro scuro per proteggerlo dagli effetti della luce o, comunque, da fenomeni di degradazione". Relativamente all'impatto clinico, Mauro Minelli sottolinea "come due o tre cucchiai di olio extravergine d'oliva consumato a crudo siano in grado di tenere sotto controllo i valori della glicemia, ragione per la quale - osserva - l'olio entra a buon diritto nella dieta delle persone diabetiche. Ben note sono, inoltre, le sue proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche ritenute addirittura, secondo alcuni studi, sovrapponibili a quella dell'ibuprofene". Apprezzabili sono anche le proprietà digestive dell’olio evo, associate alla possibilità di tamponare l'acidità dei succhi gastrici e quindi di prevenire l'insorgenza di gastriti o ulcere gastriche.  "Diversi studi scientifici evidenziano pure la sua capacità di esercitare, in ragione dell’abbondante contenuto in acidi grassi monoinsaturi fra i quali l’acido oleico, effetti protettivi contro i tumori. In particolare - suggerisce l'immunologo - l’azione di scudo protettivo dell’olio evo si eserciterebbe soprattutto sul carcinoma mammario e su quello ovarico, sul cancro del colon-retto e su quello pancreatico. Infine, ulteriore sua proprietà benefica è quella di ridurre i fattori di rischio cardiovascolari, di prevenire la trombogenesi e di migliorare la struttura e la funzionalità delle pareti dei vasi sanguigni".  "Pochissime le controindicazioni - conclude l'immunologo - si tratta però di un prodotto particolarmente calorico e che quindi deve essere dosato all’interno di un piano alimentare sano. In quanto alle allergie non c’è alcuna correlazione allergologica tra il polline e il prodotto ultimo del magnifico albero dell’ulivo".  

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