Il 25 settembre gli italiani voteranno per eleggere i propri rappresentati in Parlamento, cioè i 400 deputati della Camera e i 200 membri del Senato. Il meccanismo che trasformerà i voti in seggi, decretando vincitori e vinti, è la legge elettorale. Tutti i sistemi elettorali del mondo si possono dividere in due categorie: maggioritari o proporzionali. Nel maggioritario, c’è un collegio per ogni seggio parlamentare da assegnare: il partito che prende anche solo un voto in più rispetto agli altri in quel collegio prende il seggio. Nel proporzionale, invece, i seggi vengono assegnati in modo proporzionale ai voti ottenuti (un partito che prende il 5 per cento dei voti, ottiene il 5 per cento dei seggi). La nostra legge elettorale è un misto tra i due sistemi: infatti, assegna circa un terzo dei seggi con metodo maggioritario e i restanti due terzi con il proporzionale. Pertanto, 147 deputati e 74 senatori saranno eletti in altrettanti collegi con sistema maggioritario (dove vince chi prende più voti), mentre i restanti 253 deputati e 126 senatori saranno eletti con sistema proporzionale. Di Arnaldo Liguori
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