• 3 anni fa
Mascherina, #tamponi, prima e seconda dose vaccinale. Obblighi spesso contrapposti, contrastanti e logicamente confusi. Un percorso sanitario ad ostacoli quello delle norme anti #Covid-19, con limitazioni e prescrizioni che appaiono sovente antitetiche fra loro. Mentre si staglia all'orizzonte la possibilità delle terza somministrazione del #vaccino, ulteriori dubbi si evidenziano nell'applicazione normativa del #Greenpass. La delegittimazione medica del pass vaccinale arriva in questo caso dalle stesse istituzioni che hanno imposto le limitazioni e l'obbligo indiretto della tessera verde. Perché per accedere a #PalazzoChigi è richiesto obbligatoriamente il tampone e non il solo Green pass da vaccinazione?

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Come denuncia l'eurodeputato della Lega Antonio Rinaldi ai microfoni di Fabio #Duranti, l'esibizione del Green pass da vaccinazione è strumento di certificazione non sufficiente per accedere a Palazzo Chigi, alle istituzioni europee o alle conferenze pubbliche del Premier #Draghi, mentre obbligatoria è l'esibizione di un tampone entro le 48 ore precedenti. Questa imposizione smentirebbe di fatto l'importanza sanitaria del pass vaccinale sottolineando al contrario come solo il tampone possa essere considerato mezzo sicuro per accertare il potenziale contagio. Paradossalmente, sottolinea Rinaldi, anche per la conferenza stampa del presidente del Consiglio Draghi nella quale veniva imposto l'obbligo del Green pass per accedere a ristoranti, teatri e cinema, l'accesso era vincolato non dalla sola vaccinazione ma bensì dal tampone. La denuncia di #Rinaldi evidenzierebbe ancora una volta le crepe del green pass come strumento medico di contrasto alla pandemia, mostrando al contrario come il tampone possa considerarsi l'unico effettivo accorgimento per intercettare con sicurezza eventuali contagiati.

“La cosa tragica è che per accedere ad alcuni luoghi è previsto comunque il tampone entro le 48 ore nonostante il green pass. Guardate il green pass è una fantasia mediatica italiana. Non esiste in nessun regolamento ufficiale. Ce lo siamo creato noi. Di fatto il green pass non serve. Perché se ho questo certificato Covid-19 UE, perché questo è il vero nome, mi si richiede anche il tampone entro le 48 ore? Mi sembra che anche per la conferenza stampa del premier Draghi, nella quale si istituiva l’obbligo per certi luoghi, ristoranti, teatri, i giornalisti ammessi, nonostante fossero muniti di green pass da vaccinazione, hanno dovuto sottoporsi al tampone in loco. Sembra il gioco delle tre carte"

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