Ieri abbiamo parlato della decisione di #Draghi di desecretare i #documenti relativi all'operazione #Gladio in #Italia. E io vorrei che concentrassimo l'attenzione sul principale quesito che merita una risposta in base a quella delicata vicenda. Sappiamo tutti che la versione ufficiale sulla natura di Gladio, sostenuta dall'allora Presidente della Repubblica Francesco #Cossiga e dal Presidente del Consiglio Giulio #Andreotti, trova una perfetta sintesi nelle parole di #IndroMontanelli che la definì "una misura cautelativa presa dalla #Nato". "Nessuno - dice #Montanelli - poteva sapere che cosa avrebbe fatto l'Unione sovietica super armata". Quindi si partiva dal principio che l'armata rossa non avrebbe trovato ostacoli alla sua eventuale decisione di occupare l' #Europa. Allora bisognava organizzare una resistenza interna per dare tempo all' #America di intervenire.
Bene, queste versione plausibile e perfettamente condivisibile in questi termini si scontra però con un'osservazione, una domanda a cui né Montanelli in quella occasione, né altri in precedenza sono mai riusciti a dare una risposta esaustiva. Ed è quella su cui noi ci dobbiamo concentrare. La domanda è la seguente: se la struttura e le finalità della Gladio erano patriottiche e di contrasto all'Unione sovietica, perché non fu sciolta quando l' #Unionesovietica crollò?
Se nell'immediato #Dopoguerra il rischio di un'invasione sovietica pare assolutamente credibile e verosimile, già negli anni '60 è ormai chiaro che #Mosca e #Washington non hanno nessuna intenzione di scontrarsi militarmente in Europa. Un'invasione sovietica, insomma, è uno scenario sempre più improbabile. Il pericolo rosso però in Italia esiste, ma viene dall'interno. In Italia infatti c'era il Partito #Comunista più grande e più forte dell'Europa occidentale. Allora è possibile che Gladio abbia avuto un ruolo proprio sul fronte interno, quindi di destabilizzazione interna?
Ora, alla base di questi documenti che verranno desecretati il punto da capire è proprio quello: in che modo Gladio è stata utilizzata sul fronte interno italiano e da chi. E fino a che punto si è spinta la Gladio quando l'Italia stava per imboccare una strada totalmente sgradita all'amministrazione e agli apparati americani.
#LaMatrixEuropea, la verità dietro i giochi di potere – Con #FrancescoAmodeo
Bene, queste versione plausibile e perfettamente condivisibile in questi termini si scontra però con un'osservazione, una domanda a cui né Montanelli in quella occasione, né altri in precedenza sono mai riusciti a dare una risposta esaustiva. Ed è quella su cui noi ci dobbiamo concentrare. La domanda è la seguente: se la struttura e le finalità della Gladio erano patriottiche e di contrasto all'Unione sovietica, perché non fu sciolta quando l' #Unionesovietica crollò?
Se nell'immediato #Dopoguerra il rischio di un'invasione sovietica pare assolutamente credibile e verosimile, già negli anni '60 è ormai chiaro che #Mosca e #Washington non hanno nessuna intenzione di scontrarsi militarmente in Europa. Un'invasione sovietica, insomma, è uno scenario sempre più improbabile. Il pericolo rosso però in Italia esiste, ma viene dall'interno. In Italia infatti c'era il Partito #Comunista più grande e più forte dell'Europa occidentale. Allora è possibile che Gladio abbia avuto un ruolo proprio sul fronte interno, quindi di destabilizzazione interna?
Ora, alla base di questi documenti che verranno desecretati il punto da capire è proprio quello: in che modo Gladio è stata utilizzata sul fronte interno italiano e da chi. E fino a che punto si è spinta la Gladio quando l'Italia stava per imboccare una strada totalmente sgradita all'amministrazione e agli apparati americani.
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