http://www.pupia.tv - Bocale (Reggio Calabria) - La squadra mobile di Reggio Calabria ha sottoposto agli arresti domiciliari un 43enne ritenuto responsabile dell’incendio che ha distrutto l’autovettura del parroco della chiesa “S.S. Cosma e Damiano”, nel quartiere di Bocale.
Le indagini hanno avuto inizio la notte dello scorso 12 marzo, quando polizia e vigili del fuoco erano intervenuti nei pressi della chiesa a seguito della segnalazione di un vasto incendio che stava interessando un’autovettura e parte dell’immobile adiacente al luogo di culto.
Il rogo, che sin da subito è risultato di origine dolosa, aveva provocato non solo la totale distruzione dell’auto del sacerdote ma anche il danneggiamento della facciata esterna dell’immobile in cui sono ubicati gli uffici della luogo di culto e l’annessa casa canonica, oltre che della pavimentazione del vicolo adiacente la chiesa.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per associazione a delinquere, danneggiamento, incendio, delitti contro l’incolumità pubblica, violazione della normativa in materia di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato identificato grazie alle immagini dell’impianto di video sorveglianza della zona.
Lo stesso 42enne era stato fermato dai carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo, in flagranza di reato, mentre dopo aver cosparso di benzina la saracinesca e la veranda di pertinenza di un bar sito a Lazzaro ha appiccato le fiamme. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco mentre i successivi accertamenti avrebbero individuato il movente del gesto in un diverbio avuto la stessa sera con la proprietaria e con il banconista dell’esercizio commerciale, circostanza nella quale non scoppiava una vera e propria lite solo grazie all’autocontrollo di quest’ultimi, che non hanno risposto alle varie provocazioni dell’uomo. (29.04.17)
Le indagini hanno avuto inizio la notte dello scorso 12 marzo, quando polizia e vigili del fuoco erano intervenuti nei pressi della chiesa a seguito della segnalazione di un vasto incendio che stava interessando un’autovettura e parte dell’immobile adiacente al luogo di culto.
Il rogo, che sin da subito è risultato di origine dolosa, aveva provocato non solo la totale distruzione dell’auto del sacerdote ma anche il danneggiamento della facciata esterna dell’immobile in cui sono ubicati gli uffici della luogo di culto e l’annessa casa canonica, oltre che della pavimentazione del vicolo adiacente la chiesa.
L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per associazione a delinquere, danneggiamento, incendio, delitti contro l’incolumità pubblica, violazione della normativa in materia di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, è stato identificato grazie alle immagini dell’impianto di video sorveglianza della zona.
Lo stesso 42enne era stato fermato dai carabinieri della compagnia di Melito Porto Salvo, in flagranza di reato, mentre dopo aver cosparso di benzina la saracinesca e la veranda di pertinenza di un bar sito a Lazzaro ha appiccato le fiamme. Tempestivo l’intervento dei Vigili del Fuoco mentre i successivi accertamenti avrebbero individuato il movente del gesto in un diverbio avuto la stessa sera con la proprietaria e con il banconista dell’esercizio commerciale, circostanza nella quale non scoppiava una vera e propria lite solo grazie all’autocontrollo di quest’ultimi, che non hanno risposto alle varie provocazioni dell’uomo. (29.04.17)
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