http://www.pupia.tv - Caserta – Operazione, all’alba di martedì, tra le province di Caserta, Napoli, Salerno, Vercelli ed Asti, dei carabinieri del nucleo investigativo di Caserta, che hanno tratto in arresto 20 persone (19 in carcere, una ai domiciliari) per traffico d'armi.
Si tratta di: Pierluigi Bosco, 26 anni; Carlo Contestabile, 53; Emanuele Fava, 37; Arben Jella, 38; Kreshnik Kazani, 31; Antonio Maiello, 37; Bernardo Merola, 43; Giuseppe Munerotto, 47; Silvio Munerotto, 23; Salvatore Nespoli, 38, Cosimo Parente, 40; Vincenzo Troise, 33; Emanuela Santillo, 37; Mario Zibella, 53, Antonio Prete, 28; Mario Mastroianni, 44; Giovanni Iodice, 30; Cristian De Luca, 24; Raffaele Nappa, 36.
Coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, i militari dell’Arma hanno fatto luce sulle capacità del clan Fava-Mastroianni di Santa Maria Capua Vetere di procurarsi e modificare armi, oltre che individuare i compiti che i vari indagati avevano circa la custodia e l’occultamento delle armi a disposizione del sodalizio criminale.
Le accuse, a vario titolo, per gli indagati sono di ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo, cessione di armi, alterazione di armi anche clandestine, commessi in concorso e con l'aggravante del metodo mafioso. (14.06.16)
Si tratta di: Pierluigi Bosco, 26 anni; Carlo Contestabile, 53; Emanuele Fava, 37; Arben Jella, 38; Kreshnik Kazani, 31; Antonio Maiello, 37; Bernardo Merola, 43; Giuseppe Munerotto, 47; Silvio Munerotto, 23; Salvatore Nespoli, 38, Cosimo Parente, 40; Vincenzo Troise, 33; Emanuela Santillo, 37; Mario Zibella, 53, Antonio Prete, 28; Mario Mastroianni, 44; Giovanni Iodice, 30; Cristian De Luca, 24; Raffaele Nappa, 36.
Coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia, i militari dell’Arma hanno fatto luce sulle capacità del clan Fava-Mastroianni di Santa Maria Capua Vetere di procurarsi e modificare armi, oltre che individuare i compiti che i vari indagati avevano circa la custodia e l’occultamento delle armi a disposizione del sodalizio criminale.
Le accuse, a vario titolo, per gli indagati sono di ricettazione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da sparo, cessione di armi, alterazione di armi anche clandestine, commessi in concorso e con l'aggravante del metodo mafioso. (14.06.16)
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