http://www.pupia.tv - Napoli - E’ Umberto Accurso, 24 anni, colui che avrebbe ordinato la sparatoria, a colpi di kalashnikov, compiuta nella notte tra il 19 e il 20 aprile scorsi, contro la caserma dei carabinieri di Secondigliano.
I militari del nucleo investigativo di Napoli lo hanno arrestato a Qualiano, a nord del capoluogo. Era latitante dal 2014. Si nascondeva in una palazzina popolare. Non ha aperto ai militari che hanno sfondato la porta blindata.
Accurso è considerato uno dei boss emergenti della Vanella Grassi, i cosiddetti “girati”, in lotta con gli “scissionisti” per il controllo dello spaccio di droga nella periferia napoletana. Suo fratello Antonio è un collaboratore di giustizia.
Gli spari contro la caserma sarebbero stati ordinati dal giovane boss dopo che i carabinieri avevano prelevato la moglie e i suoi due figli piccoli allo scopo di proteggerli in seguito al pentimento dello zio. A sparare sarebbe stato un commando di quattro persone, in sella a due scooter. (11.05.16)
I militari del nucleo investigativo di Napoli lo hanno arrestato a Qualiano, a nord del capoluogo. Era latitante dal 2014. Si nascondeva in una palazzina popolare. Non ha aperto ai militari che hanno sfondato la porta blindata.
Accurso è considerato uno dei boss emergenti della Vanella Grassi, i cosiddetti “girati”, in lotta con gli “scissionisti” per il controllo dello spaccio di droga nella periferia napoletana. Suo fratello Antonio è un collaboratore di giustizia.
Gli spari contro la caserma sarebbero stati ordinati dal giovane boss dopo che i carabinieri avevano prelevato la moglie e i suoi due figli piccoli allo scopo di proteggerli in seguito al pentimento dello zio. A sparare sarebbe stato un commando di quattro persone, in sella a due scooter. (11.05.16)
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