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"The Childhood of a Leader • L’infanzia di un capo", vincitore di 2 premi al Festival di Venezia (premio Orizzonti per la migliore regia e Leone del Futuro per la migliore opera prima), con Bérénice Bejo (The Artist), Robert Pattinson (The Twilight saga), Stacy Martin (Nymphomaniac), Liam Cunningham (Il trono di spade) e Tom Sweet, è l'esordio alla regia di Brady Corbet, astro nascente del cinema indie.
Liberamente ispirato ad un racconto di Jean-Paul Sartre e salutato come un autentico capolavoro (con tanto di paragoni al cinema di Haneke, Welles e Kubrick), è un'opera inquietante e sorprendente che elude ogni definizione e si presta a numerose letture. Ambientato in una villa fuori Parigi durante i giorni del Trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale, il #film racconta il complesso rapporto tra il piccolo Prescott, soggetto a improvvisi attacchi isterici, e i suoi genitori.
Fra le storture e ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere, si consuma lo scontro tra lo sterile e vigliacco mondo maschile dei diplomatici e quello vitale e contraddittorio delle tre donne che accudiscono il ragazzino (la madre austera, la dolce governante e la fragile insegnante di francese). Colto al centro di una girandola emotiva cui non riesce a dare un senso né uno sfogo affettivo adeguato, il piccolo Prescott diventa simbolo del nichilismo e del fascismo incombenti.
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"The Childhood of a Leader • L’infanzia di un capo", vincitore di 2 premi al Festival di Venezia (premio Orizzonti per la migliore regia e Leone del Futuro per la migliore opera prima), con Bérénice Bejo (The Artist), Robert Pattinson (The Twilight saga), Stacy Martin (Nymphomaniac), Liam Cunningham (Il trono di spade) e Tom Sweet, è l'esordio alla regia di Brady Corbet, astro nascente del cinema indie.
Liberamente ispirato ad un racconto di Jean-Paul Sartre e salutato come un autentico capolavoro (con tanto di paragoni al cinema di Haneke, Welles e Kubrick), è un'opera inquietante e sorprendente che elude ogni definizione e si presta a numerose letture. Ambientato in una villa fuori Parigi durante i giorni del Trattato di Versailles che pose fine alla Prima Guerra Mondiale, il #film racconta il complesso rapporto tra il piccolo Prescott, soggetto a improvvisi attacchi isterici, e i suoi genitori.
Fra le storture e ipocrisie sociali che avvelenano una coscienza al suo nascere, si consuma lo scontro tra lo sterile e vigliacco mondo maschile dei diplomatici e quello vitale e contraddittorio delle tre donne che accudiscono il ragazzino (la madre austera, la dolce governante e la fragile insegnante di francese). Colto al centro di una girandola emotiva cui non riesce a dare un senso né uno sfogo affettivo adeguato, il piccolo Prescott diventa simbolo del nichilismo e del fascismo incombenti.
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